Per DOC si intende “Denominazione Origine Controllata” e rappresenta una garanzia di cui si fregiano solo i vini di qualità. Tale riconoscimento per un vino chiarisce le origini, la provenienza territoriale e le tradizioni di quel luogo.
Il vino DOC Castel del Monte viene prodotto in tre tipologie: bianco, rosso e rosato. Il rosso deriva principalmente dal vitigno Uva di Troia, denominato anche Uva della Marina, perchè coltivato con ottimi successi sul litorale di alcuni comuni a nord di Bari. Il nome di questo vitigno trae origine da Troia, un piccolo paese in provincia di Foggia, ed entra nella composizione dei principali vini a Denominazione di Origine Controllata del Barese e del Foggiano.
Il tipo bianco e’ ottenuto dal vitigno Pampanuto, conosciuto anche come Pampanino, la cui coltura è limitata alle zone di Corato e Ruvo di Puglia. Fin dal secolo scorso era conosciuto come Pampanuto di Terlizzi, dall’omonimo paesino in provincia di Bari, dove era diffusamente coltivato.
La tipologia rosato del Castel del Monte è ottenuta principalmente da vitigni denominati Bombino Nero. Essi maturano un grappolo di media grandezza, con una forma piramidale molto particolare, che ispira la visione di un bambino dalle braccia distese: da questo, appunto, il nome di Bambino e poi di Bombino.
Il vino tipico più nobile ed antico della Puglia è invece il Moscato di Trani.
Questo vino, la cui DOC è stata istituita con un D.P.R. del 11 settembre 1974, viene prodotto a Trani e in una vasta area situata attorno e che comprende altri 11 comuni. Si ottiene da uve, lasciate a maturare fino a quasi l’appassimento, provenienti dal vitigno Moscato bianco (qui in Puglia si usa spesso chiamarlo Moscato di Trani o Moscato Reale) in una percentuale che non può essere inferiore all’ 85%. Possono concorrere altri vitigni per una percentuale non superiore al 15%. Se ne producono due tipi: il dolce ed il liquoroso. Il primo ha colore giallo dorato con profumo intenso, sapore dolce, vellutato con gradazione alcolica di 12,5°. Il secondo, il liquoroso, viene invecchiato per almeno un anno ed ha una gradazione alcolica di 18°, con le stesse caratteristiche organolettiche del primo. Ambedue vanno serviti in un bicchiere da dessert alla temperatura di 10/12°.
I vini della Strada a tavola
Il Castel del Monte DOC, con le sue varietà, è un vino molto versatile che può essere consumato in vari modi ed occasioni. Il Castel del Monte DOC Rosso Riserva, ad esempio, è un vino che va abbinato a preparazioni strutturate come castrato arrosto e pollame nobile al forno, carni rosse brasate, formaggi saporiti a pasta dura; va servito a una temperatura di 16-18°C in calici per vini rossi di gran corpo tannici. Nella versione Bianco va abbinato ad antipasti magri, primi piatti con sughi leggeri o a base di pesce, seppie e polpi in tegame, fritti e latticini freschi; va servito in calici svasati, che permettono la concentrazione dei profumi e convogliano gli aromi ai lati della lingua, a una temperatura tra i 10 e i 12 gradi. Il Rosato, invece, va degustato con salumi piccanti, primi piatti con sughi di carne, carne di maiale o agnello e formaggi ovini stagionati, valorizzato se servito in calice ampio e aperto.
Il Moscato è, invece, un vino dolce molto conosciuto indicato per accompagnare i dolci tipici della regione, soprattutto la pasticceria secca di mandorle, o da bere insieme a della macedonie di frutta.
Disciplinari di produzione
Disciplinare di produzione del vino DOC Castel del Monte
Disciplinare di produzione del vino DOCG Castel del Monte Bombino Nero
Disciplinare di produzione del vino DOCG Castel del Monte Nero di Troia Riserva
Disciplinare di produzione del vino DOCG Castel del Monte Rosso Riserva